Il giardino di Jacopo
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Si è conclusa l’ultima assemblea dei Soci dove è stato deciso di realizzare uno spazio verde dedicato a Jacopo Pieri, la cui famiglia è residente nel Borgo di Magrignano.Il progetto è ancora in fase embrionale, speriamo però di realizzarlo in tempi brevi. Dopo questa decisione una nostra socia, Manola, sull’onda dell’emozione che ha scaturito  questa decisione ha scritto queste stupende parole:

Entra nella stanza  a riunione inoltrata, siede in disparte, in una posizione equidistante da tutti, sia  dai convenuti  che  dal tavolo della presidenza.

E’ una donna piccola, veste di scuro, non l’ho mai vista prima.                                                            

Mi chiedo chi sia, perché sia venuta.

Poi la discussione mi prende, si tratta di decidere sul futuro dell’associazione.

Il presidente entra nel merito delle scelte future, dichiara l’intenzione di realizzare con il contributo versato dai soci  un giardino. Si chiamerà il Giardino di Iacopo.

Lei è la mamma, dice, indicandola.

Allora i miei occhi miopi la inquadrano, mentre  un brivido  mi corre dentro la pelle.

Ma certo, è lei. La donna piccola e forte che conoscevo, infaticabile, generosa, intelligente.Ombretta.

Quella che aveva una parola per tutti e  sapeva anche aiutare, materialmente, e non solo a parole.

Li ricordo nei giorni felici, quando ci  raggiunsero  dopo il lungo trekking,  portandoci da bere, aiutandoci a legare i cavalli . La figlia più grande Alice  montava la sua  cavallina, lei e  Andrea abitavano in campagna. Mi indicarono la casa, nel verde, di sulla collina dove ci sedemmo a chiacchierare, stanchi, sudati e felici. Li ricordo indaffarati e amici di tutti ,  quelle persone che appena le incontri ti sembra di averle conosciute da sempre.

Mi avvicino, balbetto qualche parola,  impacciata.

Lei risponde semplicemente. E’ come se la sua forza fosse aumentata, fosse diventata sovrumana, se niente più potesse scalfirla. Un gigante.

Non sono credente, non mi cullo nelle illusioni di una sopravvivenza.

Ora so perché è venuta. Per fare il  giardino, per avere un posto dove i ragazzi potranno  parlare di lui, ricordarlo  e sentirlo presente.

Leggere il suo nome scritto su una panchina. sotto una siepe fiorita

Faremo il giardino, e Iacopo vivrà per sempre.

Manola

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