Di seguito è riportata la lettera che il Prefetto ha ricevuto dalla nostra associazione in questi giorni avente come oggetto la criticità di pubblica sicurezza del quartiere, richiedendone un intervento:
Inviamo la presente come Associazione in rappresentanza degli abitanti del quartiere Livornese Borgo di Magrignano.
L’intervento della nostra Associazione si è reso necessario dall’amara constatazione della inadeguatezza dei soggetti economici ai quali è stata affidata la realizzazione del Borgo e dai controlli non esercitati dagli Enti territoriali che avevano loro affidato il compito di urbanizzare le aree, opere di urbanizzazione il cui costo è stato pagato da parte degli acquirenti dei circa 400 appartamenti esistenti.
Ci rendiamo conto della complessità del tutto e della molteplicità dei soggetti coinvolti, ciascuno portante compiti ed interessi diversi e quindi difficili da conciliare.
Gli abitanti del quartiere si trovano in situazioni diverse. C’è chi rischia di dover aggiungere somme considerevoli sull’acquisto dell’immobile e c’è chi rischia invece di perdere tutto non riuscendo neanche a procedere al rogito nonostante il pagamento di quanto dovuto. Si tratta di una delusione, rinnovata ogni volta che, davanti agli occhi, appaiono i segni dell’abbandono. Lasciare le cose così rappresenterebbe per tutti una sconfitta. La mancata ultimazione di un quartiere che doveva diventare un esempio di una nuova concezione urbanistica, rappresenterebbe anche la sconfitta di un’intera città.
Nel passare ad elencare i problemi del quartiere, sappiamo perfettamente che non tutti hanno la stessa rilevanza e che all’interno degli stessi debbano essere definiti livelli di priorità.
EMERGENZA ABITATIVA. Ci riferiamo a coloro che non avendo rogitato rischiano di essere iscritti tra i creditori chirografari di una eventuale massa fallimentare, perdendo il loro diritto abitativo e venendo risarciti in moneta fallimentare.
PUBBLICA SICUREZZA. Se la corrente elettrica è mancata più volte per inadempienze del soggetto attuatore, l’illuminazione è completamente assente nelle APUP (Aree private ad uso pubblico, strade di accesso agli immobili non su fronte urbanizzazione primaria) ad oggi prive dei previst punti luce; l’aumento dei furti nei periodi di distacco della corrente confermano quanto l’illuminazione sia la condizione più elementare per contenere rischi e pericoli; per la soluzione del problema sarebbe fondamentale che il Comune prendesse in carico queste aree, garantendo la continuità del servizio e che le APUP venissero portate a termine.
INCOLUMITA’ – Sono problemi dovuti alla mancata realizzazione della copertura delle strade interne, con tombini sporgenti e spesso fuoriusciti dalle loro sedi il tutto in zone lasciate al buio per quanto detto al punto sopra; esistono inoltre all’interno del quartiere almeno due scheletri di stabili in costruzione, uno malamente recintato e attualmente invaso da roditori di dimensioni interessanti e l’altro lasciato completamente privo di protezione alcuna e liberamente accessibile da tutti compresi bambini.
PUBBLICA UTILITA’ – La cassa di espansione, prevista per garantire la sicurezza generale della zona, non è stata portata a termine.
Mancano inoltre tutta una serie di opere di viabilità:
- via Romiti,
- via dell’Uliveta,
- bretella destinata a collegare via della Valle Benedetta con via di Levante;
- rifacimento del ponte di via del Giaggiolo,
- costruzione del ponte di collegamento tra via dei Pelaghi e via Peppino Impastato,
- costruzione del ponte di collegamento tra via Lipizier e via delle Sughere.
Ovviamente il tutto crea ostacolo alla viabilità generale (quartieri di Collinaia, Leccia, Scopaia) riversando tutto il disagio del traffico su via di Salviano, palesemente non in grado di sostenere una tale intensità.
DISAGI ABITATIVI (DI VIVIBILITA’). Mancata realizzazione di marciapiedi (via Filippelli); mancata sistemazione di via dell’Uliveta con particolare riguardo agli stabili che si affacciano su detta via; presenza di un immobile in via Romiti che non ha accesso diretto sulla pubblica via: quello pedonale si affaccia sul nulla, quello per le auto è stato realizzato demolendo in via provvisoria il marciapiedi di via Filippelli.
PROBLEMI IGIENICO-SANITARI – Lo stato di totale abbandono del quartiere favorisce il proliferare di serpi, topi…;
ASPETTI BUROCRATICO-AMMINISTRATIVI – Per affrontare e risolvere una serie di problemi sarebbe fondamentale riuscire a formare dei super-condomini, operazione al momento impedita dalla confusione regnante nell’attribuzione delle particelle catastali relative alle APUP.
Riteniamo che per la risoluzione dei problemi è necessario un incontro fra tutti i soggetti interessati alla vicenda; siamo quindi a chiederLe di volersi interessare in merito alle problematiche elencate ed ai rischi esposti.
Restiamo a disposizione per chiarimenti ed eventuali integrazioni.
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